35 mm. 1.4 e la vita ritorna.
Ho scoperto da poco quanto la cinematografia abbia influenzato e influenzi tuttora la mia vita. Per essere più precisi, la visione che ho della vita.
Niente di premeditato a livello conscio, spesso rientro a casa dopo uno shooting e aprendo le immagini mi accorgo di aver visto e sentito cose che li per lì, non credevo potessero aiutarmi a creare.
Un ritratto non é solo la rifrazione del volto di un altro.
Per il mio modo di vedere la fotografia, un ritratto é un racconto. Spesso racconta cose che non riguardano affatto il soggetto. Spesso racconta inspiegabilmente, di chi lo scatta. Ecco perché quando guardo nell’obbiettivo oramai sono certa, io vedo me. E se non mi vedo, mi cerco. Poi inizio a scrivere.
Durante uno dei miei shooting a Roma ho conosciuto una bambina meravigliosa, Eva. Quello faccio solitamente ha molto a che vedere con l’improvvisazione. La fotografia io non la creo alla scrivania. Da sola.
La vera creatività esplode da quel rapporto intimo che si crea tra la mia anima e quella del soggetto. E’ da li che parte la storia.
Quando devo inventare, cerco di creare qualcosa con quel poco che c’é intorno.
Natura – alberi, piante, foglie secche, oggetti abbandonati, cose improvvisate.
Con lei é stato bellissimo perché abbiamo usato i suoi capelli.
Una metratura quadrata di morbide ciocche mosse mi hanno fatto scrivere una nuova poesia, nuovi vocaboli, nuove rime, nuovi sentimenti.
A sorprendere anche me, una volta seduta davanti ai miei files, riscontro una rimembranza.
Chiamarla somiglianza é assolutamente troppo pretestuoso. Diciamo che io l’ho vista. Non so se prima, durante o dopo, ma questo volto aveva qualcosa di noto, parte dei ricordi che riaffiorano e mi guidano nell’atto creativo.
Ingrid Bergman é stata U+un’attrice leggendaria, che incantò il pubblico con il suo talento e la sua dolcezza, divenne la musa di Alfred Hitchcock e abbandonò Hollywood per un amore ‘scandaloso’ con Roberto Rossellini. Di lei ci sarebbe da scrivere per ore, a me basta avere anche solo il dubbio di aver avuto il piacere di incontrarla nella mia piccola modella.
L’atmosfera, i colori, le foglie e la trama dei capelli di questa fotografia, confermano che senza pensare, ho intravisto in quel movimento di natura e vento, un celebre film.
Me ne sono resa conto ancora una volta, solo quando ho iniziato a post produrre la foto. Continuavo ad usare dei toni caldi, sentivo di scegliere delle tonalità che solitamente non uso. Ho lasciato che accadesse quel che doveva accadere, come quando piove. Ho lasciato che tutto questo intuire senza comprendere, mi cadesse addosso.
Credo che chi mi conosce immaginerà che la prima cosa che ho fatto, una volta individuato a cosa corrispondeva il profumo di terra che sentivo ancora tra le mani di fronte al volto di questo deja’ vu.
Ho cercato su google informazioni sul film: regista, sceneggiatore, e direttore della fotografia. Dean Semler.
La storia del film è stata scritta, in gran parte presso la casa di Kevin Costner da Michael Blake, tra il 1986 ed il 1988. Il film è stato girato dal 18 luglio al 23 novembre 1989 tra il Sud Dakota e il Wyoming, seguendo l’ordine cronologico delle scene, con eccezione delle scene iniziali della battaglia tra Nordisti e Sudisti. Il film è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 19 ottobre 1990, mentre in Italia uscì il 14 dicembre successivo. Gran parte delle riprese sono state effettuate nelle Black Hills del Dakota del Sud. Sono state usate oltre centocinquanta comparse per ricreare la tribù indiana e quasi quattrocento cavalli. Per girare la spettacolare sequenza della caccia ai tatanka (bisonti) nella prateria, è stato impiegato un branco di 3.500 animali presso il Triple U Buffalo Ranch. Sono stati utilizzati ventiquattro attori indiani a cavallo. Per le scene con il lupo “Due Calzini” sono stati usati due lupi addomesticati. In una scena in campo aperto è possibile notare nel cielo la scia lasciata da un aereo.
La location dell’accampamento indiano si trova presso il fiume Belle Fourche nel Dakota del Sud. Le scene del campo indiano d’inverno furono girate presso lo Spearfish Canyon, a sud-ovest di Latchstring Inn e Roughlock Falls. Gli attori principali che interpretano gli indiani non appartengono ai Sioux per cui, per girare il film, hanno dovuto prendere lezioni di lingua Lakota. Nella scena dove i coloni vengono massacrati dagli indiani Pawnee, compaiono la moglie e la figlia (che interpreta Christine, futura Alzata Con Pugno) di Kevin Costner. Doris Leader Charge (1931-2001) e l’attrice Pretty Shield (la moglie di Dieci Orsi) sono state le referenti per quel che riguarda la riproduzione sul set della cultura Sioux.
Allora, quando vidi il film almeno una decina di volte, non sapevo che avrebbe significato cosi tanto per me. Sorprendentemente, oggi, a distanza di anni, ha sortito degli effetti che non avrei certo immaginato sarebbero stati cosi importanti nella mia vita futura.
Barbara Marin
Eva De Meis
Roma 2017
#marintour
instagram: #barbaramarista
500px: https://500px.com/mirtadisanbonifacio
web:https://wordpress.com/post/barbaramarincom.wordpress.com